Chi è l'autore

Rispoli Vincenzo MD

Aggregate Professor

of Neuropsychopharmacology

and Clinical Pharmacology

 

La Passione per la Ricerca

Il percorso professionale e scientifico di Vincenzo Rispoli inizia come studente presso la II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Nello stesso ateneo inizia a frequentare la clinica neurologica in qualità di studente interno e diviene allievo del Prof. Giuseppe Andrea Buscaino, illustre clinico e neurologo di fama internazionale dell’ateneo partenopeo, rivolgendo il suo interesse scientifico verso due campi della neurologia: le cefalee e le malattie neurodegenerative, tra queste in particolar modo la demenza di Alzheimer e la malattia di Parkinson, privilegiandone gli aspetti neurofarmacologici. Consegue la laurea in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti discutendo una tesi di laurea sperimentale dal titolo ““Influenza degli estrogeni sulla modulazione endorfinica della secrezione di prolattina in uomo”, di cui il relatore è stato il Prof. Buscaino, fondatore e direttore della Scuola, e, successivamente consegue, sempre con il Prof. Buscaino la specializzazione in Neurologia discutendo una tesi sperimentale dal titolo ““Effetti comportamentali, elettrofisiologici e neuropatologici in seguito a somministrazione intracerebrale di paraquat e MPP+ nel ratto”, pubblicata su Acta Neurologica. Consegue l’abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. E’ iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi di Catanzaro.

       

Il Prof. G.A. Buscaino.

 

Acta Neurologica, la rivista italana d Neurologia

fondata dal padre del Prof. G.A. Buscaino

 

Nella Clinica neurologica diretta dal Prof. Buscaino, Vincenzo Rispoli, sia come studente interno che come specializzando, ha collaborato attivamente ai programmi di ricerca e all'attività clinica presso il Centro Cefalee e il gruppo di studio delle malattie neurodegenerative, con specifico interesse verso la neuropsicofarmacologia.

La Clinica neurologica della II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi Federico II di Napoli.

 

 Frequenta i laboratori di farmacologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Reggio Calabria nel gruppo del Prof. G. Nisticò continuando ad occuparsi di neurofarmacologia dedicandosi allo studio del locus coeruleus e dei meccanismi di attivazione corticale. Vincitore di una borsa di studio triennale della Regione Calabria, trascorre, grazie ad essa, un lungo periodo, in qualità di Visiting Researcher, presso il Department of Neuroscience del prestigioso Institute of Psychiatry (IOP) and Neuroscience presso il Maudsley Hospital del King’s College (University of London), per portare avanti un progetto di ricerca sull’NGF (Fattore di crescita delle cellule nervose scoperto dal premio Nobel, Rita Levi Montalcini) e i trapianti di cellule fetali colinergiche nella malattia di Alzheimer. Questa esperienza si è rivelata fondamentale per la sua maturazione scientifica, ma anche dal punto di vista culturale e umano essendo lo IOP un luogo privilegiato di incontro di ricercatori nel campo delle neuroscienze provenienti da ogni angolo del mondo. Durante il periodo trascorso presso il Department of Neuroscience, collaborando con un ricercatore russo, il Dr. Vladimir Raviesky, membro dell’Accademia delle Scienze di Mosca, ha appreso sofisticate tecniche di neurochirugia, acquisendo expertise nella lesione di un’area sottocorticale, il nucleo basale di Meynert, la più importante area colinergica centrale la cui degenerazione è responsabile della malattia di Alzheimer. Nello stesso tempo apprendeva la tecnica della microiontoforesi per la somministrazione di sostanze direttamente a livello cerebrale mediante l’utilizzo di micropipette ed elettrodi di vetro capillare. Trascorso questo periodo di importante studio, ha continuato ad occuparsi dei meccanismi di attivazione corticale e dello sviluppo di modelli sperimentali in vivo della malattia di Alzheimer da utilizzare nella ricerca pre-clinica e nella valutazione farmacologica di nuove sostanze da utilizzare nella terapia della demenza di Alzheimer.

            

Stemma del King's College of London, University of London

The Maudsley Hospital

The Institute of Psychiatry (IOP) and Neuroscience.

Infatti, egli è riuscito a sviluppare e validare scientificamente un modello di malattia di Alzheimer che prevede la lesione superselettiva di fibre colinergiche a partenza dal nucleo basale di Meynert le cui terminazioni proiettano specificamente sulla corteccia frontale, compromettendo nell’animale funzioni cognitive quali l’attenzione, la capacità di apprendimento (learning) e memoria a breve termine (working memory). Tale modello è stato validato dal punto di vista elettrofisiologico, mediante elettroencefalografia, comportamentale, batteria di test cognitivi, e farmacologicamente, costituendo un valido strumento per la valutazione dei farmaci.

Grazie a questo modello egli ha iniziato una serie di collaborazioni scientifiche con gruppi di ricerca di altre università e istituti di ricerca per lo sviluppo e la sintesi di molecole originali e estrazione e modificazione chimica di principi attivi naturali da utilizzare nella terapia della malattia di Alzheimer.

Ha trascorso un periodo presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, lavorando nei laboratori di Farmacologia del Dipartimento di Biologia.

Successivamente, rientrato nella sua sede originale, il Dipartimento di Scienze Farmacobiologiche prima e il Dipartimento di Scienze della Salute dopo, ha iniziato una serie di collaborazioni scientifiche molto fruttuose.

Negli ultimi anni sta portando avanti in collaborazione con i ricercatori dell’Istituto di Chimica Biomolecolare (ICB) del CNR di Pozzuoli (Na), del Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere dell’Università degli Studi Partenope di Napoli, del Dipartimento di Medicina Interna (sezione di farmacologia) e il Centre for Biomedical Research (CEBR), Università di Genova, del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Genova e dell’Institute of Biophysics, National Research Council di Genova.

Nel corso di queste ricerche sono state utilizzate sostanze naturali estratte da organismi viventi marini e presenti nel database molecolare dell’ICB di Napoli. In particolare, due di esse agli studi di docking molecolare si sono dimostrate interessanti. L’isolamento, la purificazione e la caratterizzazione della prima molecola, un analogo della pseudozoanthoxantina isolata dalla crosta dello zoantide Parazoanthus axinellae una specie di corallo, presente nel Mar dei Caraibi e non ancora ben identificato, raccolto lungo la costa del Messico (1997), mentre il secondo è stato isolato, purificato ed estratto da una spugna della specie Axinella verrucosa, raccolta nel Golfo di Napoli (2008).

La ricerca di singole entità chimiche, che potenzialmente possiedono la capacità di legare due o più bersagli molecolari, costituisce l’approccio multitargeting o multifarmacologico per le malattie neurodenerative e rappresenta una potente strategia per combattere patologie complesse e multifattoriali quali la malattia di Alzheimer.

 

 

Storia del progetto

In questa sezione puoi descrivere la storia del tuo progetto e i motivi della sua creazione. È adatto per menzionare le varie tappe del progetto e i collaboratori.